
Oggi, 17 marzo 2025, la notizia dell’arresto ha scosso l’opinione pubblica.
Un giovane della provincia di Roma è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di istigazione o aiuto al suicidio. Il suo nome sarebbe emerso dall’analisi dei dispositivi di Andrea, in particolare dalle chat Telegram in cui il 19enne era attivo con due nickname.
Secondo quanto trapelato, il ragazzo arrestato avrebbe avuto contatti diretti con Andrea, forse offrendogli supporto o spingendolo, direttamente o indirettamente, verso il gesto estremo.
La Procura di Perugia ha convocato una conferenza stampa alle ore 12:00 di oggi per fornire ulteriori dettagli, ma al momento l’identità dell’indagato rimane riservata. L’ipotesi è che Andrea, coinvolto in attività informatiche borderline, possa aver subito pressioni o ricatti, finendo in una spirale di stress e disperazione. La famiglia, che non ha mai creduto alla tesi del suicidio volontario, accoglie con soddisfazione questa svolta, sperando che porti alla verità.
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